Quando giocavo a volley il mio allenatore prima di ogni partita ci faceva il riassunto degli schemi e del gioco avversario.Poi, dopo avermi guardata in faccia per tutto il tempo, si avvicinava a me e a bassa voce, ma non troppo, mi diceva:«Sara, quando arriva la palla tu tira forte… Per il resto… “click”!» e mi faceva il segno con la mano di spegnere il cervello.

CLICK

Alle volte mi presento il giorno della gara con l’intento di divertirmi: sono quasi 2 anni che alleno e ovviamente la gara diventa, per molti, il momento di mettersi in gioco spesso divertendosi. Immaginate la partenza di una gara: tutti accalcati, chi con il gps in mano pronto a farlo partire appena ci si muove, chi invece fa foto, chi si regola gli auricolari per la musica e chi invece continua a scherzare e parlare con gli altri. Eccoci. Pronti… VIA! Il primo km per me è sempre sempre sempre (l’ho detto “sempre”?) di riscaldamento: non smetto di chiacchierare, corro storta, quasi a rallentatore, come se l’energia avesse abbandonato il mio corpo e quindi fossi costretta ad usare la testa per ricordarmi come ci si muove. E poi…

CLICK

Alle volte la testa si spegne. Il corpo prende il sopravvento.Tutto quello che mi ero preparata lo dimentico in un istante. Mi rendo conto che in quel momento correre è esattamente come respirare: non lo faccio apposta, non lo comando. Il mio corpo è un tutt’uno, non esiste la sensazione alle gambe o alle braccia: tutto si muove in sincronia, in armonia…fluidamente. Ed è in questa sensazione di leggerezza che mi accorgo che i km passano, che non sono stanca e che sto accelerando. Questo mio stato fisico, più che mentale, fa sì che alcune gare, come la Digital Run a cui ho partecipato qualche settimana fa a Milano, si trasformino da una gara che in partenza doveva essere “ma sì corriamo tutti insieme” a un momento di totale automatismo in cui ritrovo il massimo delle mie capacità. (in questo caso poi la gara aiuta molto a trovare la velocità permettendo di mettersi in gioco ogni km dei 10 del percorso)

CLICK

Senza pensieri, senza regole, senza limiti. Adrenalina pura.

CLICK

E poi arrivo al traguardo e spengo il gps. E arriva il sorriso. Riprendo coscienza delle gambe, del battito accelerato del cuore, del freddo o del caldo, ma l’adrenalina non cala. E la sensazione di aver fatto bene, di essere soddisfatta, rimane per un po’.. così come la presa di coscienza ogni giorno di più che questo sport ormai fa parte di me e poter condividere con qualcuno questa passione è una soddisfazione incredibile.

Fatemi sapere che cosa invece accade a voi!

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